Disturbi d'ansia Treviso

La dott.ssa Falleri si occupa di disturbi d'ansia a Treviso

La dott.ssa Micaela Falleri assiste persone con disturbi d'ansia nel suo studio di Treviso. È iscritta (numero 3778) all'Ordine degli Psicologi della regione Veneto.

Disturbi d'ansia Treviso

Ansia è una parola al giorno d'oggi un po' abusata.
Si sente continuamente dire dalle mamme "non fare così, mi fai venire l'ansia!"...
Spesso inoltre si confonde l'ansia con lo stress, anche se alcune forme di stress nel tempo si strutturano in stati ansiosi.

L'ansia è un malessere che può avere una sintomatologia psicosomatica (petto pesante, un peso al petto; non riesco a stare fermo devo continuamente occuparmi di qualcosa, muovermi ecc.). Insieme alla depressione viene considera tra i disturbi del 21 secolo.
Sono rare le persone che si sentono libere dall'ansia.
Talvolta si struttura fino a scatenare attacchi di panico con varie limitazioni nella vita.

Per meglio comprendere come funziona l'ansia, vi riporto le parole di alcune persone che si sono rivolte a me per affrontare i disturbi d'ansia a Treviso:

Primo paziente: "Sono cresciuto con l'ansia di mio padre sul collo, aveva sempre paura che mi facessi male, che mi succedesse qualcosa ed ancora oggi continuo ad auscultarmi appena il cuore mi batte un po' più forte, se ho corso per 50 minuti non mi dico: «W. è normale che ti batta il cuore», ma «chissà ora cosa mi accadrà»...".
Terapeuta: "Quindi anche se ora ha più di 40 anni e suo padre non c'è più, lei fa la sua parte, l'ha interiorizzato... che cosa le succederebbe se non lo ascoltasse ora?".

Seconda paziente: "Quando sono arrivata da lei ero terrorizzata all'idea di farmi la doccia se ero a casa da sola, avevo una tale ansia che avevo paura di impazzire... quel tempo ora mi sembra lontano.
Ieri sono andata da sola al mare, è la prima volta da anni che faccio una cosa completamente in autonomia".
Terapeuta: "Ora si rende conto che trasferiva l'ansia sulla doccia e che evitava di affrontarla, abbiamo lavorato con impegno ed ha dato risultato. Continuare ad evitare avrebbe di certo risolto la situazione. Le situazioni sociali spesso inducono alcune persone stati ansiosi ad es. andare al supermercato, ai centri commerciali, persino andare in banca".

Terza paziente: "Sa, non si può continuare a vivere così, quella non è vita. Adesso grazie a lei ho ripreso ad andare fuori a bere il caffè con le amiche. Solo dopo che sono venuta da lei, se una persona fa un commento negativo sulla mia situazione, riesco a reagire e prendere distanza...".